Intervista

Meet the Artisan - Berdondini 1926

Come nasce Berdondini 1926?

La tradizione nell'arredamento della ditta Berdondini iniziò nel 1926 quando Antonio Berdondini, dopo il diploma di disegno conseguito nella scuola ‘’Tommaso Minardi ‘’, di Faenza aprì il suo laboratorio di ebanisteria.
Con le sue realizzazioni emergere dal mondo della manifattura antiquata per unirsi alla nuova cultura cioè lo ’’stile razionalista italiano ’’.
Saranno proprio le persone di cultura avanzata come Giovanni Guerrini, Melchiorre Bega, G.Ballardini, Melandri, Matteucci, Gatti, Nonni, Drei, Ugonia, Rambelli, Gentilini ed altri, a stimolare il giovane Berdondini con la sua frequentazione ai loro incontri, dibattiti e discussioni su idealità, arte, futuro.
Grazie al successi e ai diplomi di benemerenza ottenuti nelle varie esposizioni dell’epoca a Bologna Firenze Roma e Milano la ‘’ebanisteria Antonio Berdondini’’ divenne un riferimento di stile a livello nazionale.

In che modo il territorio di origine influenza il vostro lavoro?

La vostra città è Faenza famosa fin dal 13° secolo per la sua raffinata ceramica, non solo, anche per il ferro battuto ( vedi le opere della bottega Matteucci ) e delle ebanisterie. Questo ha fatto si che le varie botteghe artigiane colloquiassero tra loro trasmettendo l’una all’altra le proprie esperienze e segreti , non è quindi un caso se in alcuni mobili Berdondini prodotti negli anni 1930 -1950 troviamo applicati dei pannelli in ceramica di scultori come Giorgio Melandri , Biancini e Domenico Matteucci.

Il passato è un’ispirazione costante nei vostri lavori. Raccontateci perché

L'idea di attingere al periodo storico che va dal 1930 al 1950, per la definizione di una collezione di mobili, si riallaccia alla stagione in cui Antonio Berdondini ha maggiormente sviluppato la propria attività progettuale e produttiva.
Un periodo storico che non è stato molto studiato e valorizzato negli aspetti legati alle arti applicate in quanto è stato spesso collegato al "regime" di quell'epoca, un periodo che comunque, ormai, è possibile indicare come "classico" anche grazie alla riscoperta di alcuni autori come Giò Ponti, Guglielmo Ulrich, Ico Parisi.
Uno "stile", dunque, a cui un pubblico sempre più vasto si sta avvicinando e che quindi ragionevolmente stimola alcuni produttori a mettere sul mercato oggetti ispirati più o meno direttamente a questo tipo di tendenza.
Oggi la Ditta Berdondini, con il mio contributo progettuale propone, per venire incontro al crescente interesse nei confronti dei mobili realizzati tra gli anni "30 e "40, un primo nucleo di oggetti che rappresentano una linea di produzione della Ditta.
I riferimenti stilistici a cui mi sono riferito sono: da una parte le suggestioni dell'archivio del nonno, dall'altra quello che la storica Rossana Bossaglia chiama "Novecento aulico", un "modo di fare" che interpreta la lezione razionalista ma riproponendo simbolici modelli antichi.
La collezione propone alcune tipologie di oggetti ripercorrendo così quell'itinerario che, in quegli anni, tentò di "modernizzare" il gusto all'interno della casa borghese attraverso le credenze, gli armadi, gli scrittoi, i tavoli e le poltrone, quelle tipologie che nella "casa all'italiana" Giò Ponti risolvere con gusto e con quella componente artigianale che ha contraddistinto tutte le sue opere di quegli anni.

Quali sono i materiali che più utilizzate e ricercate?

I mobili della collezione storica “Berdondini” sono costruiti con tecniche artigianali precise e rigorose e seguendo un protocollo che da anni contraddistingue il marchio.
Per le strutture vengono usate tipologie costruttive che si avvalgono di listellari, masselli di legno e tamburati.
La produzione esclude da sempre materiali come i precomposti lignei, quali ad esempio i truciolati.
Per le impiallacciature vengono usate solo essenze naturali di legni pregiati di prima scelta, come bois de rose, ebano makassar, radica di acero, ebano, legno di amaranto, legno di zebrano , radica di tuja.
Non vengono assolutamente usate impiallacciature di legni precomposti industriali, chiamati anche tranciati di legno multi laminare.
Oltre a queste essenze di legni pregiati vengono utilizzate anche pelli pregiate come la pelle di razza, lavorata con la laboriosa e antica tecnica a “galosciat”, la pelle di anguilla e infine la finissima pergamena, ottenuta con la pregiata pelle di capretto. La produzione Berdondini non ha mai contemplato l’utilizzo di pelli stampate di imitazione.
Altri materiali pregiati utilizzati sono: l’onice miele, il bronzo, che viene lavorato con l’antica tecnica della fusione a cera persa e rifinito con patine di argento ossidato e rame.
Inoltre, sulle grandi superfici, vengono fatte delle doppie impiallacciature dette anche contro placcature (tecnica usata da tempo e in uso nelle migliori ebanisterie), questo garantisce una migliore tenuta del materiale nel tempo agli sbalzi di temperatura e di umidità.
Ogni mobile è fatto artigianalmente secondo le più rigorose e antiche tecniche di ebanisteria.
L’uso di strumenti di controllo numerico è limitato solo per piccole parti, in quanto per la tipologia e la conformazione del prodotto non si possono utilizzare.
Assistere alla loro produzione è come partecipare alla creazione di un’opera di alto artigianato artistico.
Respirare il profumo del legno tagliato, assistere al lavoro della sapiente mano del maestro ebanista che bilia le venature del legno e cura tutto nei minimi particolari…..devo dire che nonostante siano anni che faccio questo lavoro, ogni volta che entro in falegnameria e seguo la produzione di un mio mobile, mi emoziono sempre come se fosse la prima volta.

Cosa rende uniche le vostre creazioni?

Design, artigianalità, materiali naturali, storicità, costituiscono i valori con cui i prodotti Berdondini vengono realizzati.
Le creazioni “Berdondini” sono sempre state caratterizzate dal loro essere senza tempo. Dal design esclusivo, ideato e progettato interpretando l’eccellenza e la creatività italiana.
Prodotto dal 1926 artigianalmente in Italia, ogni mobile è il risultato di un lungo susseguirsi di diverse operazioni delicate, ognuna delle quali contribuisce alla creazione di mobili unici e inconfondibili.
Possono essere necessarie 160 ore di lavoro per ogni prodotto, escludendo i tempi in cui le parti devono riposare, affinché le colle e i vari strati di gommalacca facciano presa.
Ogni mobile Berdondini diventa un vero e proprio gioiello di artigianalità, in cui capacità creativa ed estetica si integrano in modo naturale.
Ogni mobile Berdondini è un’opera unica ed irripetibile, simbolo dello stile “made in Italy”.
Berdondini firma il marchio “AB1926” con punzonatura a fuoco in ogni singolo pezzo della collezione. Ogni prodotto è numerato progressivamente per poter individuare la cronologia di produzione.

Antonio Berdondini
firma Antonio Berdondini
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